Clistere: cos'è, a cosa serve, come si fa
- infermierecatania
- 4 mar
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Il clistere - anche noto come clisma o enema - è una procedura che consiste nell'immettere soluzioni liquide a livello del retto e/o del sigma attraverso l'utilizzo di appositi strumenti.
Le soluzioni liquide immesse nell'intestino sono soluzioni rettali appositamente formulate per questo impiego e possono contenere differenti sostanze o principi attivi, in funzione del tipo di clistere che è necessario eseguire.

A cosa serve?
Il clistere è una procedura che può essere messa in pratica in diverse occasioni per rispondere a diverse esigenze.
Più nel dettaglio, le indicazioni del clistere possono essere:
Trattamento della stitichezza o della stipsi occasionale: in presenza di feci dure e secche e difficoltà di ad evacuare, è possibile ricorrere all'impiego di clisteri al fine di rimuovere il blocco creatosi, favorendo così l'eliminazione delle feci e lo svuotamento dell'intestino. In altri termini, il clistere viene usato come pratica per liberare l'ultimo tratto intestinale da feci e/o gas.
Trattamento del fecaloma: con il termine "fecaloma" si identifica una massa dura di feci disidratate che si forma a livello del retto e del sigma o nei tratti superiori del colon, generalmente provocata da una stipsi cronica. In alcuni casi, il clistere può essere praticato per favorirne la rimozione.
Preparazione a esami diagnostici: alcuni esami diagnostici - come la colonscopia - richiedono la liberazione del tratto intestinale per poter essere eseguiti. In simili circostanze, pertanto, è possibile ricorrere, fra gli altri modi, anche all'uso del clistere.
Preparazione ad interventi chirurgici: anche alcune procedure chirurgiche necessitano di una pulizia intestinale prima di essere eseguite; anche in questi casi, pertanto, è possibile ricorrere all'utilizzo del listere.
Trattamento di alcune patologie intestinali: in presenza di malattie che colpiscono l'intestino è possibile somministrare farmaci per il trattamento di tali patologie attraverso un clistere.
Tipi di Clistere
In funzione della loro azione, di come vengono effettuati e del motivo per cui vengono fatti è possibile distinguere differenti tipologie di clisteri. Vediamo le principali.
Clisteri evacuativi o lassativi
Il clistere in questione può essere effettuato con acqua tiepida (non calda e nemmeno fredda, al fine di non provocare danni all'intestino), oppure con una soluzione nella quale sono presenti principi attivi ad azione lassativa che, una volta introdotti a livello rettale, espleteranno la loro azione terapeutica.
Clisteri terapeutici
Si tratta di clisteri a base di soluzioni medicamentose impiegati per introdurre farmaci ad azione sistemica o locale. Il loro utilizzo è prezioso ogni volta che, per una qualsiasi ragione, non sia possibile utilizzare la via orale (ad esempio, in presenza di vomito, o quando il farmaco viene assorbito o metabolizzato in maniera indesiderata dal sistema digerente).
Clisteri diagnostici
I clisteri di questo tipo vengono utilizzati nell'ambito della diagnostica per immagini. In questo modo s'introduce un mezzo di contrasto nel tratto intestinale, al fine di poter eseguire l'esame diagnostico necessario.
Effetti collaterali
Con l'uso di clisteri lassativi, possono, ad esempio, manifestarsi crampi addominali più o meno intensi e irritazione a livello locale. Da non escludere la possibile comparsa di reazioni allergiche in individui sensibili ai principi attivi o agli eccipienti contenuti nella soluzione rettale utilizzata per fare il clistere.
Controindicazioni
Quando il Clistere NON deve essere fatto

Per quel che concerne i clisteri con sostanze ad azione lassativa, il loro impiego è generalmente controindicato in caso di:
Nausea o vomito;
Dolore addominale di origine sconosciuta;
Occlusioni o stenosi intestinali;
Emorragie intestinali;
Patologie infiammatorie intestinali;
Sanguinamento rettale di origine sconosciuta;
Condizione di disidratazione.
Come si fa
Il clistere può essere impiegato a livello casalingo, così come in ambito ospedaliero o comunque in strutture sanitarie. In questi ultimi casi sarà effettuato da personale infermieristico o medico che conoscendo alla procedura, fornirà al paziente tutte le indicazioni del caso (indicazioni su un'eventuale preparazione alla procedura, posizione da assumere, ecc.).

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