Elettrocardiogramma. Infermieri: come si fa.
- infermierecatania
- 16 nov 2023
- Tempo di lettura: 2 min
L’elettrocardiogramma (denotato con l’acronimo ECG) è la riproduzione su carta o video dell’attività elettrica del cuore durante il suo funzionamento .
Gli elettrodi che si applicano al paziente, nell’esecuzione di un tracciato di base, sono 10: 4 si applicano agli arti, 6 al torace, in regione precordiale.
L’obiettivo di un ECG è quello di effettuare un’indagine diagnostica al fine di valutare le condizioni cardiovascolari: diagnosi di aritmie, anomalie di conduzione, ingrossamento delle cavità cardiache, ischemia o infarto del miocardio, squilibri elettrolitici.

VALUTAZIONE DEL PAZIENTE:
Spiegare le ragioni dell’applicazione della rilevazione dell’ECG.
Valutare la sintomatologia riferita: dolore? cardiopalmo? ecc.
Assicurarsi che il tracciato sia corredato da: nome, cognome, sesso, data di nascita, giorno ed ora dell’esecuzione del tracciato, eventuale codice paziente/cartella.
Rilevare parametri vitali: PA, saturazione dell’ossigeno, la frequenza cardiaca invece, può essere dedotta successivamente dal tracciato.
Eventuali farmaci assunti dal paziente (se esterno o appena ricoverato).
MATERIALE OCCORRENTE:
Elettrocardiografo.
Gel conduttore.
Salviette/garzine per rimuovere il gel a fine esecuzione.
PREPARAZIONE DEL PAZIENTE:
Verificare l’anagrafica del paziente.
Spiegare le motivazioni dell’applicazione del dispositivo elettrocardiografico.
Posizionare la persona distesa nel letto.
Fornire privacy e creare un ambiente tranquillo.
Approccio al paziente:
Invitarlo (in caso aiutarlo) a scoprirsi: torace, polsi e caviglie.
Rimuovere monili metallici come: collane, anelli, bracciali, orecchini, orologio, ecc.
Il corretto posizionamento degli elettrodi ECG risulta essenziale per una diagnosi accurata e puntuale. Un errore o distrazione nella sua esecuzione potrebbe comportare un danno al paziente, oltre a ripercussioni di varia natura, anche legali, verso l’infermiere.
La corretta posizione degli elettrodi ECG sul torace del paziente dovrebbe essere intuitivamente semplice, eppure … non sempre lo è … il problema non è posizionarli bene, ma sapere dove vanno posizionati!

Elettrodi Precordiali:
V1 e V2: su entrambi i lati dello sterno al IV spazio intercostale (a destra e sinistra dello sterno a circa 3 cm in su dal processo xifoideo).
V3: a metà tra V2 e V4.
V4: uno spazio più in giù ma sulla emiclaveare sinistra.
V5 e V6: allo stesso livello orizzontale di V4 ma rispettivamente sulla ascellare sinistra anteriore e media.
Periferiche:
ELETTRODO ROSSO: braccio destro
ELETTRODO NERO: caviglia destra
ELETTRODO VERDE: caviglia sinistra
ELETTRODO GIALLO: braccio sinistro
Nota bene che nei pazienti che hanno subito l’amputazione di uno o più arti l’elettrodo, può essere applicato in un punto qualsiasi del moncone dell’arto o alla radice dello stesso!
A fine procedura controllare sempre se ci sono alterazioni elettrocardiografiche non fisiologiche ed in caso contrario ponete il tracciato all’attenzione del medico per una valutazione e diagnosi dello stesso.
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