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Elettrocardiogramma. Infermieri: come si fa.

L’elettrocardiogramma (denotato con l’acronimo ECG) è la riproduzione su carta o video dell’attività elettrica del cuore durante il suo funzionamento .


Gli elettrodi che si applicano al paziente, nell’esecuzione di un tracciato di base, sono 10: 4 si applicano agli arti, 6 al torace, in regione precordiale.

L’obiettivo di un ECG è quello di effettuare un’indagine diagnostica al fine di valutare le condizioni cardiovascolari: diagnosi di aritmie, anomalie di conduzione, ingrossamento delle cavità cardiache, ischemia o infarto del miocardio, squilibri elettrolitici.


VALUTAZIONE DEL PAZIENTE:

  • Spiegare le ragioni dell’applicazione della rilevazione dell’ECG.

  • Valutare la sintomatologia riferita: dolore? cardiopalmo? ecc.

  • Assicurarsi che il tracciato sia corredato da: nome, cognome, sesso, data di nascita, giorno ed ora dell’esecuzione del tracciato, eventuale codice paziente/cartella.

  • Rilevare parametri vitali: PA, saturazione dell’ossigeno, la frequenza cardiaca invece, può essere dedotta successivamente dal tracciato.

  • Eventuali farmaci assunti dal paziente (se esterno o appena ricoverato).

MATERIALE OCCORRENTE:

  • Elettrocardiografo.

  • Gel conduttore.

  • Salviette/garzine per rimuovere il gel a fine esecuzione.

PREPARAZIONE DEL PAZIENTE:

  • Verificare l’anagrafica del paziente.

  • Spiegare le motivazioni dell’applicazione del dispositivo elettrocardiografico.

  • Posizionare la persona distesa nel letto.

  • Fornire privacy e creare un ambiente tranquillo.

Approccio al paziente:

  • Invitarlo (in caso aiutarlo) a scoprirsi: torace, polsi e caviglie.

  • Rimuovere monili metallici come: collane, anelli, bracciali, orecchini, orologio, ecc.

  • Il corretto posizionamento degli elettrodi ECG risulta essenziale per una diagnosi accurata e puntuale. Un errore o distrazione nella sua esecuzione potrebbe comportare un danno al paziente, oltre a ripercussioni di varia natura, anche legali, verso l’infermiere.

  • La corretta posizione degli elettrodi ECG sul torace del paziente dovrebbe essere intuitivamente semplice, eppure … non sempre lo è … il problema non è posizionarli bene, ma sapere dove vanno posizionati!

Elettrodi Precordiali:

V1 e V2: su entrambi i lati dello sterno al IV spazio intercostale (a destra e sinistra dello sterno a circa 3 cm in su dal processo xifoideo).

V3: a metà tra V2 e V4.

V4: uno spazio più in giù ma sulla emiclaveare sinistra.

V5 e V6: allo stesso livello orizzontale di V4 ma rispettivamente sulla ascellare sinistra anteriore e media.

Periferiche:

ELETTRODO ROSSO: braccio destro

ELETTRODO NERO: caviglia destra

ELETTRODO VERDE: caviglia sinistra

ELETTRODO GIALLO: braccio sinistro

Nota bene che nei pazienti che hanno subito l’amputazione di uno o più arti l’elettrodo, può essere applicato in un punto qualsiasi del moncone dell’arto o alla radice dello stesso!

A fine procedura controllare sempre se ci sono alterazioni elettrocardiografiche non fisiologiche ed in caso contrario ponete il tracciato all’attenzione del medico per una valutazione e diagnosi dello stesso.

 
 
 

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