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L’importanza dell’educazione sanitaria.

Immagine del redattore: infermierecataniainfermierecatania

La componete affettiva dell’impegno proposto per il benessere dell’altra persona (caring) e il “caregiver” è l’espressione di questo impegno. Il Caregiver condivide la quotidianità della persona malata, qualunque sia la sua patologia e la sua condizione psico-fisica e/o sociale. Essa diventa ,quindi, la risorsa preziosa ed interlocutore fondamentale della definizione della progettualità dell’assistenza da part di tutto il personale sanitario coinvolto.


L’interesse per una corretta formazione dei caregiver comincia sin dagli anni ’50 del secolo scorso, soprattutto nel periodo post bellico. Quando il paziente è colpito una grave disabilità o processo morboso, la fatica e la tensione fisica sono frequenti nei caregivers. Nel nostro paese sono numerosi i fattori che hanno portato all’adozione di soluzioni alternative al ricovero ospedaliero, tutto ciò ha portato alla delega agli stessi malati o i loro familiari ad adozioni di compiti di cura che un tempo erano di competenza prettamente medico-infermieristica. Da questa nuova visione delle cose è nata la necessità di promuovere forme di rapporto alternative tra utente e sanità passando all’emancipazione o empowerment di chi riceve il servizio quanto chi lo eroga. Gli interventi di tipo psico-educazionale e di psico-terapia hanno dimostrato effetti sul breve termine sul ridurre la fatica ,la depressione o lo stress del caregiver.


Il processo educativo comprende tre passaggi che possono essere rappresentati come segue:  L’infermiere valuta e raccoglie le disponibilità dell’assistito e della famiglia a imparare, individuando i loro bisogni e stabilendo le priorità, interpretando le conclusione per giungere ad una diagnosi infermieristica relativa ai bisogni educativi.

 L’infermiere negozia gli obiettivi di apprendimento anticipandone i risultati con la famiglia e l’assistito.

 L’infermiere, l’assistito e la famiglia sviluppano un processo educativo in cui sono presenti: obiettivi e risultati, il contenuto a grandi linee, la tipologia d’insegnamento, gli strumenti educativi e l’utilizzo di un contratto 18 d’insegnamento/apprendimento nel quale sono sviluppati gli obiettivi ultimi da raggiungere a dei risultati.

 L’infermiere effettua, in modo continuativo durante le visite a domicilio, un’attenta valutazione riguardo l’educazione dell’assistito Un’altra figura chiave e tassello fondamentale dell’assistenza domiciliare è rappresentata dal caregiver.

Essa è una figura che va supportata e formata fino a renderla una vera interfaccia che permetta di applicare in modo completo e con efficacia il piano assistenziale programmato, che facilita e supporta il lavoro dei vari operatori.

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Molto, molto, molto interessante

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