top of page

La nutrizione enterale e parenterale

Immagine del redattore: infermierecataniainfermierecatania

Nei reparti di terapia intensiva ospedalieri si registra un alto tasso di persone ricoverate per diverse patologie, tutte accomunate dalla presenza di problemi di malnutrizione. Spesso i medici, riscontrando l’impossibilità del paziente ad alimentarsi per via naturale, decidono di impostare una modalità di nutrizione enterale e parenterale. Un supporto di fondamentale importanza in molte situazioni cliniche che può essere effettuato anche a domicilio nei pazienti stabilizzati che vivono in un ambiente famigliare idoneo. Ma di che cosa si tratta? La nutrizione enterale usa il tratto gastroenterico come via di accesso per somministrare i nutrienti. Classico il sondino naso-gastrico, prima scelta nei pazienti il cui intestino è ancora funzionante. In alternativa, in casi specifici si valuta la gastrostomia endoscopica percutanea (PEG), basata sul posizionamento attraverso l’incisione chirurgica dell’addome di una sonda che apporta i nutrienti direttamente a stomaco o intestino sotto guida endoscopica.


La nutrizione parenterale, invece, somministra i nutrienti direttamente nel torrente circolatorio. Si impiantano cateteri nelle vene periferiche o centrali per portare i nutrienti nel sangue, e dunque a tutti i tessuti del corpo, aggirando la necessità di assorbimento intestinale degli stessi. Condizione necessaria per poterla praticare è la disponibilità di un accesso vascolare adeguato. In generale, la nutrizione enterale rispetto alla parenterale presenta alcuni vantaggi: una minore invasività e incidenza di complicanze infettive, costi più contenuti e una gestione più semplice.

La nutrizione enterale e parenterale, declinata in varie tecniche, è attualmente una strategia utilizzata in molti ambiti specialistici, nei pazienti che, a causa della loro malattia, non riescono a nutrirsi convenientemente, in modo naturale. Soprattutto viene molto praticata nei reparti di terapia intensiva cui accedono pazienti in gravi condizioni di salute, incapaci di alimentarsi autonomamente. Di fatto, in questi quadri clinici il rapido riscontro e il trattamento della malnutrizione ottimizza la composizione corporea, migliora l’efficacia delle terapie e favorisce un più rapido recupero. Nei pazienti alle prese con un tumore, ad esempio, si è visto che, dopo un intervento chirurgico, la somministrazione di specifici nutrienti ad effetto metabolico aiuta a modulare lo stress conseguente all’operazione migliorando i risultati della chirurgia stessa.



12 visualizzazioni1 commento

Post recenti

Mostra tutti

1 Comment


OttimoO🙏OttimoOOTOOttimo

Like
bottom of page